La rivista internazionale Coloquio — Revista de Artes, Ciencias y Humanidades pubblicata dall’Universidad del Azuay in Ecuador — ha dedicato nel numero 74 un’ampia intervista a Emanuele Cappelli, designer, docente e fondatore del nostro studio.
L’intervista — condotta a Cuenca, in occasione del workshop di Design Pubblicitario tenuto da Cappelli per la Maestría en Publicidad — approfondisce la visione che ha portato allo sviluppo della metodologia Dynamic brand.
«Brand significa valori dell’impresa, valori che non si possono ridurre a un logo. È un sistema di identità che deve esprimersi in modo coerente in ogni touchpoint: una pagina web, un evento, una telefonata.»
Nel dialogo con Cristóbal Zapata, EC affronta temi centrali come:
- l’evoluzione del branding da simbolo a sistema percettivo e relazionale;
- il rapporto tra spazio, tempo e segno nella comunicazione contemporanea;
- la responsabilità sociale del designer;
- il valore della ricerca progettuale come esperienza e processo, più che come forma.
Un passaggio chiave riguarda la visione post-identitaria che anima il metodo Dynamic brand, fondato sull’idea che l’identità sia prima di tutto relazione umana e culturale. «Viviamo dentro una relazione spazio-tempo che cambia continuamente», afferma EC, «e il design deve interpretarla».
Spazio anche alla font Felliniana, progettata da Cappelli Identity Design partendo dalle lettere scritte da Federico Fellini a Giulietta Masina: «Felliniana è un type calligrafico che esprime l’emotività, l’ironia e la passione del regista. È stata riconosciuta come font ufficiale di Fellini da Cinecittà, ed è oggi utilizzata in locandine, copertine, animazioni e titoli di film».
L’intervista è arricchita da riflessioni personali su Cuenca e sulla necessità di un design autentico, capace di ascoltare, includere, far evolvere.
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